Cavità altamente spettacolare che deve la sua bellezza alla grande varietà di ambienti e morfologie che ospita al suo interno. Unica poi l'occasione di vedere dall'inteno della montagna il passaggio tra tre stratificazioni rocciose: biancone, scaglia rossa e calcari oolitici.
Impressionante vedere la macchietta scura dell'ingresso, circondata dal verde sgargiante dei pascoli tutt'attorno, in fondo al vajo. Da qui ti rendi conto dove va a finire tutta l'acqua quando piove: nel buso! Ecco perchè bisogna entrare solo con tempo stabile e sicuro.
Dopo 20 min. di avvicinamento in discesa (che diventano 45 al ritorno!!!) siamo alla recinzione dell'ingresso.
Crisi scagatoria del San (nel senso che mi scappava e non ce la facevo più a tenerla!) che per poco, dalla fretta, non si siede sopra un cespuglio di ortiche!
10 minuti per trovare il fittone di attacco della corda: solo rileggendo parola per parola le indicazioni di Giorgio Annichini lo abbiamo trovato seminascosto dall'erba.
Dopo il pozzetto esterno e lo scivolo inclinato, inizia la sequenza dei tre pozzi nel biancone. Scariche di sassi, che partivano solo a guardarli, ci hanno imposto molta attenzione e rallentato; lo stesso sarà per il ritorno. Il secondo pozzo è strepitoso per la sua circolarità.
Secondo pozzo
Segue la fessura di attacco del terzo pozzo che, se presa correttamente e con la giusta calma, non è poi così ostica.Bellissimo il tratto del passaggio nello strato di scaglia rossa; il colore delle rocce cambia improvvisamente ed il meandro che si percorre è una diaclasi stretta che nella parte terminale costringe a strisciare (porcheggiando perchè tutto s'incastra nelle rocce sporgenti) per 5-6m prima della salettina che anticipa il P50.
Passaggio nella scaglia rossa
Il pozzone è a tiro unico e dopo pochi metri dall'attacco consente di ammirare il passaggio dalla scaglia rossa ai calcari oolitici.Meandrino, P12 e poi quello che non ti aspetti: una saletta esageratamente concrezionata! Solo in questo punto della grotta: incredibile.
Partenza ed arrivo del P25
Scendiamo i frazionamenti del P25, lo sfondamento ed il pozzo finale. La sala terminale è ampia e piatta; il fondo di detriti (prevalentemente di biancone portati fin qui dalle piene) è sormontato da un altissimo camino (140m!).Il camino che sormonta la sala del fondo
Ritorniamo sui nostri passi con ritmo blando e facendo foto.Solo uscendo ci acorgiamo del temuto e puzzolente cagatoio delle marmotte! Si sono scavate una galleria che sbuca nei primi metri della grotta e lì vanno a fare i loro bisogni alla faccia degli speleo.
San
Tutte le foto fatte le trovi cliccando qui.
Qualcuno ha risalito il camino di 140m alla fine della grotta?
RispondiEliminaDovresti sentire qualcuno dei gruppi veronesi
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