Questi lavori consentono ora di visitare questa splendida cavità anche a persone non pratiche delle tecniche di progressione su corda, ma solamente capaci di percorrere vie ferrate.
Durante il viaggio, tentiamo di fare colazione all'area di servizio di S.Giorgio di Nogaro, ma rinunciamo a causa della blogia di gente che ininterrottamente scende dai tantissimi pullman diretti ai mercatini di Natale austriaci.
Fuori dell'autostrada non troviamo neanche un bar dove fare colazione e, sconsolati, arriviamo al parcheggio di S.Pelagio. Ci provo, vado a vedere se la vicina trattoria è aperta: SIII! E ci sfondriamo pure un dolcetto tipico al cucchiaio; SLURP!
Una volta entrati, passati i due cancelli che proteggono l'accesso, scendiamo la prima vecchia scala ed entriamo nella saletta con alla base il laghetto del proteo. Finalmente lo vediamo! Di piccola taglia, se ne sta lì tranquillo in prossimità del bordo. Per alcuni di noi è un'esperienza grande perchè è la prima volta che ne vedono uno.
Si traversa sulla destra a circa 2m sopra il laghetto e si raggiunge il P6 che ora viene risalito tramite due spezzoni di scala in acciaio. Breve tratto di meandro tra le concrezioni e poi giù nel cunicolo aiutati da una scaletta e delle staffe infisse nella colata, ma sempre in sicura tramite corda fissa.
Arrivati in prossimità del P15 si deve compiere un traverso espostissimo, qualche metro, prima di raggiungere la nuova lunga e verticalissima scaletta.
Siamo ora nella lunga ed obliqua galleria che diventa sempre più grande fino a sfociare nel gigantesco salone sottostante. La discesa sulla mega-colata avviene sempre stando agganciati alla corda fissa, anche se in salita si fa tranquillamente in libera. Qualche staffa aiuta nei passaggi più verticali.
La mega-colata ce la gustiamo solo a casa guardando la foto sopra; gli ambienti sono talmente grandi che non si riesce a percepire quanto bella ed imponente sia questa grande concrezione.Ancora qualche scatto in prossimità della Vasca di Poppea e nel tratto a valle. Qualcuno sfida il fango e raggiunge il fondo, mentre gli altri si fermano a fare merenda.
Un po' di scatti mentre usciamo e, da pollo, mi becco pure un sasso sul braccio mentre sostavo sotto la scala del P15. Taci, và, poteva andare peggio. Guai a non rispettare le minime regole di sicurezza!
Conclusione in bellezza e bontà (ed a pochi soldi) nell'agriturismo Suara a Ternova.
S-Team di oggi, da sinistra:
Pier Giorgio, Lara, Sara, Massimiliano, Simona, Sandro, Francesca, Gianluca, Donato
Tutte le foto fatte, le trovi cliccando qui http://www.flickr.com/photos/33574189@N05/sets/72157628343156143/
Dovete pubblicare anche un allegato ai libri sulle grotte: "Il ristoro nelle vicinanze".
RispondiEliminaBar, Ristoranti, Pasticcerie per Speleologi affamati.
Franco