Partiamo alle 7 da Marghera; alle 7:05 arriva un sms da Claudio Schiavon, che ci attende a Tolmezzo, dicendo che lì è tutta la notte che piove, ma piove "che Dio la manda!". Vabbè, ormai siamo partiti, male che vada faremo 4 ore di happy hour al bar e 2-3 ore seduti al ristorante!
Appena svoltato al bivio per Udine ci appare chiaro cosa ci aspetta: verso le montagne è bello scuro di nuvole gonfie di pioggia e, quando ci siamo sotto, il cielo è nerissimo. Passiamo sopra il Tagliamento ed è strapieno d'acqua! Mai visto così. Appena oltre le gallerie, inizia il diluvio, ma stranamente, quando entriamo a Tolmezzo, tutto finisce e sembra pure di vedere qualche spiraglio. Bòn, dai, davanti ad un caffettino si decide: si và.
Carichiamo Claudio in macchina ed arriviamo al Passo di Monte Croce Carnico in mezzo a nuvole basse. Fa freddo e quindi optiamo per vestirci da speleo già qui e salire con meno pesi all'ingresso che si trova a mezz'ora di cammino.
Solita scenetta di Piergiorgio che, tramite cordino attaccato ad un albero, tenta di chiudere l'imbrago con la maglia rapida: "Ormai sei troppo grasso! E' ora di cambiarlo, rassegnati!". Stavolta proprio non ce la fa da solo e dobbiamo aiutarlo in due.
Ingresso con strettoietta tra i massi e poi siamo già nella sala centrale al cospetto del motivo per cui siamo qui: una splendida galleria inclinata di circa 60° impostata lungo uno specchio di faglia ed allargata in regime freatico.Fotografiamo da sotto e da sopra, anche se le foto non rendono bene la verticalità.
Oggi giretto corto e quindi niente passaggio, ne traversata, con l'adiagente Grotta Freezer.
Simona ha testato le qualità della nuova macchina fotografica mirrorless Sony Nex-5n con delle riprese video eccezionalmente luminose. Bisognerà imparare ad usarla impostando manualmente alcuni parametri, invece che in totale automatismo come oggi, ma le premesse sembrano confermare che è stato fatto un ottimo acquisto.
Continuiamo la visita della zona bassa infilandosi tra i massi e scoprendo che la parete di faglia continua anche lateralmente ed in modo spettacolare.
Quando usciamo scopriamo che ha grandinato; sul sentiero ovunque mucchietti di palline bianche di ghiaccio. Qualche goccia d'acqua quando arriviamo al parcheggio, ma nel comlpesso ci è andata proprio bene con il tempo.
Una volta cambiati, il tempo di attraversare la strada, e siamo già con le gambe sotto la tavola nella Gasthouse "Al Valico".
Oggi è la seconda volta che Sandro porta Ugo. Si suppone che sia il suo amico immaginario perchè, ogni volta che bisogna contare quanti siamo, mette sempre una persona in più! Dobbiamo iniziare a preoccuparci?
Oggi eravamo in cinque e, una volta seduti a tavola, ci accorgiamo che i camerieri tardano a venire a prendere le ordinazioni. Li chiamiamo e loro ci dicono: "Ma, noi aspettavamo che arrivasse il sesto..."; Sandro gli aveva detto che eravamo in sei!
Scendiamo a valle e nel frattempo è uscito uno splendido sole. Ci fermiamo a vedere le sorgenti del "Timavo carnico" a Timau. Hanno una grande portata e fanno pensare a chissà quali gallerie debbono trovarsi all'interno della montagna, con il disappunto degli speleologi locali che ancora non sono riusciti a trovarne la via d'accesso.
Conclusione della giornata a casa di Claudio con un caffè al sale (!) invece dello zucchero e poi a casa, insolitamente ad un orario decente.
La settimana successiva siamo tornati di nuovo!
S-Team di oggi: Claudio, Damiano, Pier Giorgio, Simona, Sandro
Rilievo tratto dal Catasto regionale delle grotte del Friuli Venezia Giulia
Carino. Bellefoto.
RispondiEliminaBravi.
Claudio