Miracolo! C'è pure il Tullio, che finalmente è riuscito a liberarsi ed è pure arrivato con la bella Stardust nuova di palla!
Altro miracolo? No, anche stavolta c'è chi si è dimenticato qualcosa! Niente zaino per un paio dei nostri e questo ci costringe a cambiarci alle macchine e prendere freddo lungo la strada.
Preso accordi con la "Boegan", che ci lasceranno la grotta aperta e le chiavi dentro, ci avviamo verso l'ingresso accompagnati da un gelido borino che ci segue dentro e lungo tutto il tunnel iniziale.
Saletta superiore - Uno dei tanti blocchi di crollo nel meandro prima dei laghi
Percorriamo tranquillamente il meandro che ci conduce alla sala del primo lago e poi al mitico secondo lago, con il cavo d'acciaio teso sopra l'acqua. Purtroppo dobbiamo rinunciare a scattare fotografie perchè la macchina non vuole saperne di disappannarsi, problema dovuto allo sbalzo termico tra fuori e dentro. Dovremo tenerne conto nelle prossime uscite invernali e prendere provvedimenti per tenerla al caldo prima di entrare in grotta.
Continuiamo: l'accesso basso al Ramo Christian è completamente allagato e quindi si passa per il passaggio artificiale sopra la colata che sbarra la strada. Dall'altra parte facciamo pausa pappa e purtroppo constatiamo che tutte le vaschette hanno l'acqua torbida, come quella del secondo lago. Che peccato! Le foto sarebbero state bellissime se avessimo trovato tutto limpido, ma forse siamo venuti troppo presto dall'ultima piena ed il fango in sospensione non ha fatto in tempo a depositarsi e poi il passaggio di altre persone il giorno prima ha sicuramente intorbidito ulteriormente.
Pazienza, dai, siamo qui per scattare e le facciamo lo stesso, però non ricordavamo la grotta così fangosa ...
Il Ramo Christian è bellissimo!
Il nostro giro termina alla sala sovrastante al quarto lago ed iniziamo il dietro-front. Sosta al secondo lago, dove prima non abbiamo fotografato. Con tutta l'acqua presente, l'unico punto dove è possibile piazzare il cavalletto è sopra la scala! Sandro, sprezzante del pericolo, inizia a tirare fuori il materiale restando in bilico sulla scala e piazza il cavalletto con due gambe sopra uno scalino e la terza su quello sottostante. Senza sicura (non era previsto di fare foto "estreme") ci mette sopra la macchina fotografica. La tensione è altissima: un movimento sbagliato e 2000€ di materiale finirebbero nel lago a 6m di profondità. Il risultato non è male; l'acqua torbida sembra una lastra di ghiaccio. Abbiamo pure provato con luce da sopra, ma si appiattiva tutto e perdeva di "atmosfera".
Il passaggio sopra il secondo lago: in secca (2007) e con l'acqua
Siamo vicino al confine e non potevamo mancare di andare a mangiare da Flora dove ogni volta restiamo meravigliati di poterci sgornare mezzo litro di birra a soli 1,80€ !
Conclusione della giornata a Grotta Gigante dove restituiamo le chiavi e ringraziamo l'Antonella che ci offre pure il bicchierino della staffa.
S-Team di oggi con le "alette" al casco!
Da sx: Tullio, Massimiliano, Simona, Gianluca, Sandro
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