La prima era caratterizzata da gallerie inclinate, a volte anche parecchio ripide, intersecate su tre livelli dalle condotte orizzontali di carreggio dove erano ancora visibili i solchi delle traversine per i binari dei carrelli di trasporto. Su ogni galleria di carreggio arrivava un pozzo-scivolo su cui veniva buttato il materiale scavato che finiva direttamente sui carrelli per essere trasportato fuori.
Il livello di concrezionamento era abbastanza alto, ma nulla a che vedere con la quantità e qualità della miniera visitata la volta scorsa. Non sono mancati angoli di estrema bellezza ed il "piatto forte" della giornata sono state le pisoliti, le bellissime perle di grotta, bianche o arancioni.
Pisoliti bianche, di calcare puro
Pisoliti arancio, con componente ferrosa
Alcuni tratti erano stupendamente concrezionati.
Osservate la trave di legno completamente rivestita dalla concrezione.
Nella seconda miniera si accede tramite un pozzo di una decina di metri impostato lungo una stretta frattura nella roccia. Avevamo con noi la Chiara senza nessuna esperienza di verticalità speleo. In discesa l'abbiamo calata noi, ma la risalita se l'è fatta da sola tirandosi su sui bloccanti: bravissima!
Poco concrezionata, questa miniera era caratterizzata da numerose condotte scavate a mano, con ben evidenti i segni lasciati dagli scalpellini, e numerosi muretti a secco realizzati con i materiali di scarto degli scavi. E' una miniera molto antica e ce lo testimoniano alcune incisioni datate 1691.
Oltre alle splendide foto fatte da Simone Grossule, anche oggi la Simona ha realizzato delle riprese video che saranno utilizzate in un filmatino che monteremo in futuro.
Questa volta sì che abbiamo terminato in bellezza, proprio nella trattoria situata sopra l'ultima miniera visitata. Adoriamo i posti dove mangiare a km 0 dalla grotta!
S-Team di oggi: Franco, Simona, Chiara, Alberto, Sandro, Saverio e dietro Federico e Simone
Tutte le foto fatte nelle miniere della Val Camonica le trovi cliccando qui
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