Smette pure di piovere il tempo necessario per entrare tutti in grotta e ci avviamo veloci nella Velika Dvorana, dove ci eravamo fermati la volta precedente.
Da qui iniziano numerosi tratti fangosi che ci lorderanno non poco, ma la bellezza della grotta compenserà il patimento.
Anche se questa volta abbiamo con noi il rilievo, ci sono tante diramazioni non segnate e l'incognita su cosa c'è oltre, e soprattutto se ne varrà la pena infilarsi dentro, ci assillerà per tutta la giornata.
Un primo rametto merita solo per un bel laghetto racchiuso da barriera calcitica; oltre è abbastanza anonimo. Per continuare si passa lungamente su stretti passaggi tra le concrezioni fino a sbucare in ambienti più grandi dove iniziamo a vedere le cristallizzazioni sul letto del ruscello, a gustarci gli occhi e fare foto.
Particolarissimi i blocchi di argilla poligonale, in parte cristallizzati. Più avanti gli ambienti si fanno più grandi e presto si giunge al temine della grotta.
Il ritorno, con calma, facendo foto in alcuni punti individuati all'andata.
Aperitivo da Zigante e cena da Mahnic assieme agli amici del "Trevisiol" di Vicenza, in zona Trieste per un corso interno di tecnica.
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