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venerdì 6 dicembre 2019

Un Buso della Rana a… 360° !

Un'uscita in Rana per testare le prestazioni in grotta della nuova Gopro Max, action-cam che, grazie ai suoi due obiettivi ultra-grandangolari, è in grado di fare riprese a 360°


mercoledì 29 maggio 2019

Online il documentario "Rana-Pisatela 40km"

E’ giunto il momento di rendere disponibile a tutti la visione del documentario “Rana-Pisatela 40 km”, da noi pubblicato nel 2013.

Si tratta di un filmato della durata di circa mezzora che illustra tutti gli aspetti di questo importante complesso carsico vicentino, dalla storia delle esplorazioni, passando per la geologia, il clima, l’idrologia e giungendo fino alla frequentazione dei giorni nostri.
I filmati sono stati realizzati nell'arco degli anni tra il 2008 ed il 2012, con attrezzature non professionali, con tanta buona volontà ed un pizzico di bravura nella cura della fotografia.




venerdì 12 ottobre 2018

Buso della Rana, rinfrescata alle foto di Principale e Marmitte

Buso della Rana: Ramo principale e Ramo delle Marmitte: un venerdì sera di speleologia e soppressa
di Bianca Trevisan

Ramo Principale, appena dopo il Trivio

lunedì 20 marzo 2017

Buso della Rana - Ramo Verde

Della serie "i lunedì dell'S-Team", questa volta ci siamo ritrovati ben in otto persone. Obbiettivo della giornata: Ramo dei Sabbioni ed il suo reticolo di gallerie, visto in parte solo una volta. Ma il destino ha voluto che ci fermassimo nel Ramo Verde ...



domenica 15 gennaio 2017

Esplorazione nella sala del sifone dei Rami di Sala Snoopy

Data la brevità della mia carriera speleologica, non mi era mai capitato di partecipare ad un’immersione speleosub. Tanto meno di poter osservare una risalita in artificiale per l’esplorazione di un camino. Oggi ho avuto così l’immenso piacere di poter vedere contemporaneamente da vicino entrambi questi tipi di esplorazioni. Ed è stato fichissimo!


domenica 18 dicembre 2016

RaNatalata 2016

Io ci metto la mano sul fuoco. E lo scrivo qui, nero su bianco: secondo me nessuno aveva veramente intuito le proporzioni di allegria e festa che questo evento avrebbe preso!


sabato 25 giugno 2016

360° al Lago d'Ops

di Bianca Trevisan

Doppio impegno per questo sabato per il gruppo S-Team, che ci vede impegnati al Buso della Rana di Monte di Malo. Una prima squadra (composta da Tullio e Gianluca) accompagnerà nelle zone del Ramo Principale il Gruppo Grotte Ariminum CAI Rimini. La seconda (composta da me, Massimiliano e Sandro) si farà una bella sfacchinata fino al Lago d’Ops per affiancare Lorenzo nel suo progetto: è infatti un promettente fotografo appartenente al Gruppo Grotte Valdagno CAI e specializzato in foto a 360°.

venerdì 20 maggio 2016

Rana serale al Ramo dei Camini

di Bianca

Mi viene decisamente da ridacchiare.. Spengo il computer, timbro in ufficio e sgommo via come una saetta. Per cosa? Una cena? Un happy-hour in centro? Naaaaaaaa per stasera un programmino niente male: serale in grotta al Buso della Rana!
Sandro ha proposto una passeggiatina non troppo impegnativa (come non sapessi quello che mi aspetta) per fare qualche scatto nel Ramo dei Camini.
Destino vuole, tra l’altro, che io sia in possesso di questo salame niente male di “casada”, gentilmente offerto da mia madre: quale occasione migliore per condividerlo! Tagliato a fette, sta dentro la sacca speleo che è una meraviglia!
Stasera saremo in cinque: la sottoscritta, Filippo, Massimiliano, Sandro e Simona. Dovrebbe bastare per tutti!
Ci ritroviamo al solito parcheggio e ci cambiamo sotto gli occhi incuriositi dei clienti del ristorante e a quelli divertiti dei bambini, specialmente quando con Simona ci mettiamo a girare come delle pazze sulla giostrina girevole.
Prima di entrare in grotta ci sinceriamo di quali siano gli orari di apertura della cucina del “Bar Rana”: sarebbe terribile uscire e non poter mangiare una super bruschetta. Chiude alle 23-23.30. Ok. Abbiamo circa 3 ore per fare il Ramo dei Camini e tornare indietro, cambiarci e consultare il menù. E’ una corsa contro il tempo!
Però prima.. aspetta che facciamo spuntino col salame.. Mi piace questa concezione di speleologia: organizzare le uscite in base agli orari delle birrerie.


Già in prossimità dell’ingresso si sente il frastuono dell’acqua, si è formata la cascata, e questo è un po’ come un presagio: solitamente, indica che la Rana è in piena..
Ma dove dobbiamo andare noi l’acqua non dovrebbe rappresentare né un ostacolo, né un problema. Così, procediamo nella nostra amata grotta.
Scopro come sia faticoso camminare con l’acqua che arriva alle cosce, cercando di stare dietro ai miei compagni. In quaranta minuti siamo in Sala Pasa, anche se ho la lingua srotolata di fuori. Situazione a cui sto facendo l’abitudine da quando esco con gli amici dell’S-Team.
Rimango stupita da come sembrano diversi gli ambienti in base al livello dell’acqua, tutto pare diverso. E l’acqua riempie le sale e i meandri con voce a volte esile (quando ci gattoniamo sopra nel Laminatoio Bagnato), altre con voce tonante (sotto forma di cascata nella Sala Nera).
Ci vuole poco tempo per passare da Sala Pasa all’imboccatura del Ramo dei Camini. Ci inerpichiamo su per la corda e, subito così, senza nessun avvertimento, ci ritroviamo in questa splendida saletta che ha come protagonista uno stupendo camino cieco (punto 157 del rilievo).
Il Ramo dei Camini è proprio caratterizzato da questi stupendi cilindri, la cui base risulta sfondata rispetto il normale “piano di calpestio”. C’è un abbondante stillicidio, persino fastidioso quando devo prestare attenzione a dove punto la luce e tutte le gocce mi entrano precise negli occhi, nonostante gli occhiali.
Le pareti sono ricoperte di “concrezioni a manina”, questi camini sembrano opera di un paziente decoratore.
Una risalita fangosa su roccia friabile ci porta ad un corridoio di collegamento col secondo camino, dove riscontriamo un maggior stillicidio. Anche qui bisogna prestare molta attenzione: è una zona di crollo e la roccia si sgretola al nostro passaggio e sotto le mani.
L’ambiente è decisamente maestoso, mi starebbe pure simpatico se non fosse così umido. Ma abbiamo quasi finito.
Facciamo un paio di foto, Sandro sembra piuttosto soddisfatto, EVVIVA, non dovremmo stare troppo a lungo qua dentro, tra poco si va a mangiare!


Usciamo ancor più velocemente di quando siamo entrati. Non c'è neanche il tempo di fare la classica foto di gruppo perchè siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Siamo tutti sfiancati ma appena il cielo sovrasta le nostre teste, rimaniamo incantati dalla luna piena che rischiara il nostro cammino verso le macchine. Ma questo spettacolo non ci rallenta, è tardissimo!
E’ quasi mezzanotte, infatti, quando varchiamo la soglia del Bar Rana, con Balìn che ci bacchetta per il ritardo e gli addetti alla cucina che tirano un sospiro di sollievo dopo che, molto gentilmente, hanno atteso il nostro arrivo per sfamarci e dissetarci a dovere!!

martedì 12 aprile 2016

A zonzo nel Ramo Attivo di Destra

di Bianca Trevisan
Va bene, il programma iniziale era ben diverso e, dato che appena la settimana scorsa ci avevo accompagnato col mio gruppo speleologico il CAI Giovanile in Sala Snoopy, tornare in Rana avrebbe potuto anche non sconfinferarmi molto. In realtà ero ben conscia dei vantaggi: avrei potuto dormire una mezzora in più, testare le ginocchiere nuove, la possibilità di vedere qualche settore mai visitato e, soprattutto, un bel ripasso al percorso per giungere al bivacco.
Con Sandro, Simona e Massimiliano siamo partiti con tutta la tranquillità della classica gita domenicale, giusto la pausa per una bella colazione alla pasticceria “Vecchia Malo” e alle 9.30 eravamo già all’ingresso della grotta, nel vago tentativo di superare in qualche maniera un gruppetto del CAI giovanile (accompagnati dagli amici del GSM) in visita didattica, in quanto volevamo decisamente superarli per non ritrovarci in colonna nei passaggi critici, come quando si va in posta o al supermercato. Soliti italiani che saltano la fila.

Ramo Attivo di Destra - Laminatoio Asciutto

Sandro aveva proposto una visita alla zona della Sala Ghellini, nel Ramo Attivo di Destra, e successivamente di visitare qualche ramo di cui ci fosse scarsa o antiquata documentazione fotografica. Niente di meglio per me, anche se non avevo messo in conto che forse avrei dovuto galoppare più del solito. Con un bel fiatone tipo locomotiva a carbone (il mio, perché il trio dell’S-Team era fresco come una rosa), dopo un’ora e rotti, siamo già a Sala Ghellini. Incontriamo anche un solitario di Verona che si ferma a fare due chiacchiere con noi per poi riprendere il proprio cammino verso il Lago d'Ops senza sapere la strada. Curiosi incontri.
Facciamo qualche foto e un retro-front per poter sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione.
Simona individua un’apertura a “buco di serratura” alla nostra sinistra, e ci infiliamo dentro per vedere di cosa si tratti; è il tratto a monte del Ramo Attivo di Destra, quello che nessuno fa mai perchè prende sempre la deviazione per Sala Snoopy.

Ramo Attivo di Destra - Zona a Monte 

Entusiasti, ci ritroviamo a camminare in un meandro ben concrezionato, che seguiamo fintanto che non diventi cieco. Nella saletta terminale, dove in tre si stava decisamente stretti, troviamo una targhetta commemorativa della prima esplorazione del Gruppo Grotte "G. Trevisiol", datata 19 Gennaio 1969.
Sandro anche qui fa qualche foto, e ne approfittiamo anche per fare uno spuntino (diciamocela tutta, barrette e frutta secca non si possono definire “pranzo”!)
Continuando nel nostro giretto, ne approfittiamo per infilare la testa anche verso la Sala del Cacciatore dove la scomodità di percorso, una strettissima fessura quasi verticale con pochi appigli, ci fa desistere ed optare per un parziale giretto nel Ramo dei Camini dove ci facciamo una simpatica foto di gruppo (c’è anche Pip!) alla base di uno degli splendidi camini che danno il nome a questo ramo e che torneremo a vedere prossimamente.

Simona, Massi, Pip, Bianca ed il mossissimo San alla base del Camino Tex

Ormai siamo di rientro. Tagliamo per il Ramo Morto (chi ha insinuato che stiamo cercando di superare i ragazzi del CAI giovanile??), che ovviamente ci distrae dal nostro intento, facendoci rallentare per scattare anche qui delle foto.

Ramo Morto

Alla fine, riusciamo comunque ad anticipare i nostri “avversari” e, in tempo record, a cambiarci per andare a consumare l’immancabile bruschetta al Bar Rana!

domenica 31 gennaio 2016

Rana, Ramo MQuadro

Ritorno al Ramo MQuadro in Rana, dopo la ricognizione di qualche mese fa di San e Massi, ma questa volta per fare foto.
Siamo San, il neo-pensionato Alberto e Tullio; con noi si aggregano anche 4 amici di Schio a cui abbiamo allargato l'invito a seguirci nella visita dell'ultimo ramo scoperto al Buso della Rana. Sono Marco, Massimo, Fabio e Michela.
Per strada superiamo un gruppo di turisti accompagnati dagli amici del gruppo di Malo: Sid e Lucio. Dopo di noi un altro bel gruppetto del GGGM di Valstagna si accinge a risalire il Ramo dei Salti.
Iniziamo la salita del Camino Silvestro. Dopo il primo tiro di corda, l'uscita è stretta e bisogna impegnarsi un po' per venirne fuori. C'è già chi chiede: "ma è questa la strettoia kankara?"; "No, questa è quella più facile!" risponde Sandro.
Prima del secondo tiro, a fianco di un pianerottolo si trova un bellissimo pozzo cieco che armiamo appositamente solo per fare le foto. Mai vista in Rana una morfologia così bella.


L'uscita dal secondo pozzo è ancora più stretta della precedente e bisogna infilarsi quasi orizzontalmente, sempre appesi alla corda, restando alti per non incastrarsi nella parte bassa della fessura. "Ah, ma allora è questa la strettoia, vero?"; "No, no, è più avanti!". Tra santi e madonne, tutti passano e, dopo il traverso, entriamo nel meandro del Ramo MQuadro gattonando e strisciando fino a raggiungere un foro sul pavimento dentro cui scende una corda: è la strettoia CDA.
Il primo metro di discesa è largo quel che basta a far passare il corpo con le braccia distese; in discesa non ci sono problemi dato che la forza di gravità aiuta, ma in salita è tutto un altro discorso.

Mentre aspettiamo il nostro turno, si sentono le urla di gioia che arrivano dai primi scesi nel pozzo ed atterrati in Saletta Broccoli. Questo tratto di grotta è completamente tappezzato di concrezioni a forma di cavolfiore in quantità esagerata e formatesi sicuramente grazie al particolare giro d'aria che si crea in questo punto della grotta.


Avanziamo ancora oltre un ulteriore risalita e ci troviamo al bivio: in basso si scende una trentian di metri verso le zone esplorative. Fabio invece risale la corda in direzione della saletta terminale, ma non riesce a passare un'impegnativa strettoia alla sommità del pozzo. All'unisono decidiamo che per noi il ramo finisce qui; sono passate oltre 4 ore dal nostro ingresso.

S-Team di oggi: San, Tullio, Micky, Fabio, Max, Alberto, Marco

Foto di gruppo e poi ritorno sui nostri passi con il terrore che si materializza sulla faccia di qualcuno (ed anche qualcos'altro nel basso ventre) per la paura di non riuscire a passare la strettoia CDA in salita. Ma con calma e porcheggi vari, tutti ne vengono fuori.

Sulla via del ritorno Sandro blocca la squadra nel Camerone della Lavina dove, incredibilmente, non ha mai realizzato scatti degni di nota.


Conclusione di rito al Bar Rana davanti a birre e bruschette, il vero scopo della giornata.

domenica 4 ottobre 2015

Buso della Pisatela: iniziata la documentazione fotografica

Oggi possiamo dire di aver iniziato la sistematica documentazione fotografica del Buso della Pisatela, la splendida parte a monte del Buso della Rana. Nonostante siano tanti anni che la frequentiamo, le foto raccolte finora erano vecchie ed antiquate, dato che avevamo dato priorità alla documentazione video a favore del documentario "Rana-Pisatela 40 km".
Credo sarà impossibile terminare di fare foto nel Ramo Giacobbi, il collettore principale della grotta. E' troppo bello e presenta tantissime particolarità che cercheremo di cogliere un po' alla volta mentre ci passeremo per andare a fotografare gli altri rami; oggi è toccato al Ramo Franoso.
Dopo le piogge di ieri e della notte, i livelli idrici erano veramente alti. Lo Stargate era almeno 15 cm più alto del solito ed impossibile da passare se non tramite il by-pass alto. Dalla parte opposta la schiuma ci ha fatto capire che la piena arriva ben oltre dove ci si aspettava e che, in caso di piena, si resta bloccati perchè il by-pass alto potrebbe non essere raggiungibile.
Squadra fotografica S-Team molto variegata oggi: vicentini, scledensi e miresi, con prevalenza femminile: bello!

Ramo Giacobbi: la "bocca dello squalo"

Ramo Giacobbi: tratto terminale del "tunnel"

Ramo Giacobbi: la cascata che scende dalla partenza del Ramo della Cascata. 
Oggi l'abbiamo trovata con molta acqua: di solito è un piscio insignificante.

S-Team di oggi, da sinistra: Gabri, Simo, Giulio, Morejo, Angela, San


domenica 13 settembre 2015

Buso della Rana, Ramo Principale di Sinistra

Oggi ennesima uscita al Buso della Rana, destinazione Ramo Principale di Sinistra o dei Basalti.
Per arrivarci, come per arrivare in quasi qualsiasi altro ramo si percorrono sempre le stesse gallerie già percorse decine e decine di volte.
Mentre camminiamo veloci penso come sia comodo adesso sfruttare scorciatoie e staffe che anni fa non c'erano.
Devo ammettere che la prima volta che vidi le nuove staffe pensai che forse chi le aveva installate aveva esagerato, che forse snaturava lo spirito della speleologia esplorativa e didattica ma poi, visto che ormai c'erano, perchè non usarle? Mi sono reso conto che per chi ha destinazioni lontane fanno molto comodo e anche per chi torna indietro stanco ed ammaccato (è inevitabile con tutti i laminatoi da fare a carponi). Negli anni ottanta mi ci volevano quattro ore per arrivare in sala Snoopy, ora, con trentacinque anni in più sulle spalle, ci si arriva anche in un'ora e mezza e con molta meno fatica.
Ecco, si, ho pensato: "Ora abbiamo anche le autostrade ipogee" ma poi quando ho visto la freccia e la scritta "Sala Pasa" fatta con la VERNICE VERDE proprio come le indicazioni autostradali, mi si sono attorcigliate le budella. (modo gentile per dire "Girati i coglioni")


Vista la tanta gente che entra in Rana, anche ieri ce n'erano decine: A quando potremo avere una corsia Telepass, con tanto di semaforo verde e luci gialle lampeggiasnti per entrare senza farci rallentare dalla bolgia di escursionisti?
Alberto S-Team

Una fonda marmitta annuncia la partenza della stretta ed alta forra

Il Ramo Principale di Sinistra si stacca dal Ramo Attivo di Destra appena dopo Sala Pasa ed era uno dei rami che ancora non avevamo mai visitato a causa dell'arrampicata di 5m da fare in libera nella sua zona iniziale. Ma questa volta il ramo è armato fisso e quindi si poteva superare tranquillamente l'ostacolo.

I tratti superiori dell'attivo presentano parecchie concrezioni 

Il ramo ha un'alta fessura scavata dal corso d'acqua dove alcuni tratti sono talmente stretti che bisogna by-passarli restando alti nella parte fossile parecchi metri da terra mettendo i piedi su esili appoggi; per alcuni di noi per nulla gradevoli.
La Sala dei Basalti è una larga parentesi tra le ristrettezze del ramo e, la sua parte a monte, è sicuramente il punto più interessante e meritevole di tutto il ramo, grazie all'abbondante affioramento di rocce vulcaniche policromatiche.

 Sala dei Basalti con il suo ingente deposito di rocce vulcaniche

Sala dei Basalti: netto il punto di contatto tra i calcari ed i basalti sopra cui si è sviluppato il ramo

Terminato il nostro lavoro di documentazione fotografica, ce ne usciamo e scopriamo che nel frattempo ha piovuto a dirotto, tanto da preoccupare chi ci aveva visto entrare. Ma noi dentro non abbiamo notato nulla e probabilmente l'acqua sarebbe arrivata nei rami qualche ora più tardi.
Conclusione, come da tradizione, al Bar Rana.





domenica 30 agosto 2015

Buso della Rana, rami Verde, Sabbioni, Sassi Mori

Da una vita che andiamo al Buso della Rana ed ancora non avevamo mai visitato la zona est di questa grotta.
In effetti sono veramente pochi quelli che la frequentano e per questo mancava una documentazione fotografica degna di nota a cui noi abbiamo posto rimedio grazie alla guida di Pierga che ci ha accompagnato in giro.
Passate le strettoie del Ramo Messico ed il delicato passaggio dopo Sala del Ballatoio, le gallerie sono sempre molto alte ed ampie, tranne qualche tratto stretto. Desta non poca impressione vedere come tutta la zona si allaga completamente durante le piene.

 Ramo Verde a valle: tratto attivo che di solito non viene percorso

La Fessura Allagata è la porta d'accesso inferiore al Ramo dei Sabbioni ed ha livelli d'acqua molto variabili e durante le piene viene completamente sommersa

 Tratto attivo degli Anelli di Sinistra nel Ramo dei Sabbioni

 Partenza di un Anello di Destra nel Ramo dei Sabbioni

Splendida condotta nel Ramo dei Sassi Mori

Ormai lo avrete notato: come tecnica fotografica abbiamo adottato quasi costantemente il controluce schermato. In questo modo diamo molto risalto alla sezione della galleria ed abbiamo una illuminazione "dark" che rispecchia maggiormente quello che vede lo speleologo realmente.


S-Team di oggi: San, Massi, Fabio, Miky, Pierga, Sara, Simo

Ritorno per i rami Congiungimento-Ponticelli-Marmite per complessive 8 ore di permanenza.
Oggi era pure il compleanno di Sandro ed i degni festeggiamenti sono proseguiti al Bar Rana.

lunedì 11 maggio 2015

Diversamente Speleo 2014 - Buso della Rana

And finally it's ready the final version of the short film that documents the extraordinary experience for over one hundred cavers coming from half part of Italy.
All gathered at Buso della Rana in July last year to give the joys of caving to those who struggle every day with the problems related to disability.
But the best thing was to find out how well do themselves the "give" something to others, understand that our daily problems are crap compared to what these people have to face every day. We all learned to better appreciate the little things in life and to establish that there are no barriers that can not be torn down; with the will, all you can do.
Inside backstage it emerges in all its aspects, the great fun that reigned during this wonderful day. Teo Turci has taught us that a person, just because it is a disability, should not be treated differently from any other. Too much respect to them makes them feel really different, while teasing and jokes, as you normally do between friends, they are the best medicine to make them feel a bit 'better.
Read all about this event in our previous article.
Sandro Sedran

domenica 11 gennaio 2015

Buso della Rana - Rami Nord e Sabbie

Da tanto tempo dovevamo tornare da queste parti per fotografare il bel Ramo delle Sabbie. Ebbene lo abbiamo fatto, ma, ahinoi, dovremo tornarci perchè non abbiamo trovato la prosecuzione e Sandro ha sbagliato l'inquadratura della foto di uno dei punti più particolari del ramo.
Siamo solo in quattro e ce la prendiamo con calma;  un ora e mezza per arrivare in Sala Snoopy e poi vai di strisciamenti nelle Malebolge. Qualche dubbio sulla diramazione da prendere, ma poi sbuchiamo nel Ramo Nord in corrispondenza della Sala Roby.
Il tratto a valle non è meritevole per far foto e così ci concentriamo sui numerosi tratti concrezionati, quasi inusuali per questa grotta.


Il Ramo delle Sabbie inizia con un'alta e stretta fessura che s'innesta nel Ramo Nord in corrispondenza del Camino dell'Eco. Segue una condotta con il fondo sabbioso e numerosi depositi di gesso sulle pareti. La risalita di blocchi di frana conduce alla bella sala in discesa che si è aperta tra due lisci specchi di faglia. Il rametto laterale, che parte sulla destra, regala una stupenda condotta elittica riccamente concrezionata coma mai si è visto nel Buso della Rana.



Tornando indietro ci rendiamo conto che i grandi ambienti dei Rami di Sala Snoopy, giù fino al sifone, non sono mai stati documentati a dovere: torneremo sicuramente per colmare la lacuna.

S-Team si oggi: Simona Sara, Massimiliano, Sandro


domenica 28 dicembre 2014

Buso della Rana - Ramo Trevisiol

Ultima uscita dell'anno dedicata al nostro grande "amore", il Buso della Rana, parecchio trascurato dopo il tour de force fatto in occasione della realizzazione delle riprese video per il documentario "Rana-Pisatela 40km".
Sembra incredibile, ma non avevamo mai documentato uno dei principali rami della grotta; l'occasione era buona anche per prendere coscienza delle difficoltà del Ramo Trevisiol in vista della gita CAI Dolo del prossimo anno.


La nevicata della sera prima ha reso magico l'ingresso della grotta: che spettacolo! Sandro scatta a raffica, ma ne pagherà le conseguenze: macchina raffreddata e, una volta in grotta, la grande differenza di temperatura tra fuori e dentro (circa 14°C) ha fatto appannare tutto costringendo a riscaldarla dentro la tuta per almeno un quarto d'ora.
Non sono tantissimi i posti meritevoli d'essere fotografati; il ramo scorre via abbastanza anonimo, ma ogni tanto regala qualche bellezza come la lunga faglia ed angoli concrezionati.




Nella Sala della Trema, mentre ci stiamo preprando a fare foto, sfioriamo la tragedia. A Donato viene a mancare il macigno su cui stava in piedi e precipita insieme ad esso. Fortunatamente il sacco speleo che ha sulle spalle gli protegge la schiena, ma non gli evita di cadere pesantemente su una chiappa. Gran botta, ma poteva andare decisamente peggio.
Conclusione come da copione: Bar Rana con tostoni, bruschette, patatine ed ottima birra.

S-foradetesta-Team di oggi: Tai Lung, Simo, Maestro Ciop. El San