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martedì 4 febbraio 2020

SloJame: recensione sul quotidiano "Il Piccolo" di Trieste

Alla scoperta del mondo nascosto La Slovenia tra avventura e ricerca.
In “SloJame” Sandro Sedran illustra e descrive le cavità naturali dell’immediato oltreconfine fino a pochi anni fa di difficile accesso

venerdì 24 gennaio 2020

SloJame: recensione del libro su Speleologia

La nostra guida sulle grotte slovene ha avuto una bella recensione sulla rivista nazionale della Società Speleologia Italiana "Speleologia", sul numero 81 del luglio 2019.

venerdì 22 novembre 2019

SloJame, book review from UK magazine Descent

We had the honour to have a review of our book inside the famous U.K. caving magazine Descent nr. 268 Jun-Jul 2019

domenica 17 febbraio 2019

S-Team, da Saronno alla Slovenia, le 3 S per tre giorni Strepitosi!


Un weekend con tantissima carne sul fuoco o, coerentemente ad usi e costumi dell’S-Team, una bella grigliata mista!
Un vero “tour de force” di speleologia, amici e belle mangiate!

domenica 4 febbraio 2018

Jama Dimnice

Jama Dimnice (o “Affumicatoio del Diavolo”): la discesa di aria fredda nel pozzo più grande spinge l’aria calda interna che viene così espulsa dal pozzo più piccolo, condensandosi e creando nuvole di vapore come se qualcuno avesse acceso un fuoco al suo interno. La grotta, infatti, deve il suo nome a questo particolare fenomeno visibile negli inverni più freddi.

domenica 19 novembre 2017

Sloveniata di novembre: Petniak e Lipiska Jame

Sloveniata di novembre: tra Brioschi e speleologia
Dopo una mangiata galattica "da Gianni" a Gorizia, la grande caverna Perniak è stata il preambolo alla strepitosa e bellissima Lipiska Jama, con le sue enormi gallerie freatiche dove una volta scorreva il Reka-Timavo.



domenica 18 giugno 2017

Ponikve v Potokih

Forse la meno spettacolare tra le grotte del Matarsko Podolje, ma questo inghiottitoio diventa molto più godereccio se fatto con la presenza dell'acqua (indossando la muta).



sabato 17 giugno 2017

Novokrajska Jama, grandiosità sotterranee

Grandioso inghiottitoio dalle dimensioni paragonabili a quelle delle grotte tropicali. Rocce spoglie e lavorate dall’acqua, ma anche enormi depositi argillosi ai lati delle sale a testimonianza di notevoli flussi idrici nel passato.



domenica 26 marzo 2017

Profumo di grotta e ginepro (Jezerina, Ponikve v Jezerini, Polina Pec)

Le “sloveniate” in compagnia degli amici dell’S-Team sono sempre una sicurezza, come sono pure un attentato alla silhouette speleologica.
Lo scopo di questo weekend è stato visionare grotte facili ed orizzontali in vista della gita che organizzeremo a settembre per il CAI di Dolo.


domenica 26 febbraio 2017

Golokratna Jama, la Voragine dei Corvi

Il suo spettacolare ed immenso pozzo a cielo aperto meriterebbe da solo una visita, ma nel 2011 il gruppo di Sežana, con un impegnativo scavo, è riuscito ad aprire un varco nella frana terminale e consentire l’accesso a salette stupendamente concrezionate ed un pozzo interno.
L’arrivo sul bordo della voragine desta una grande impressione a chiunque; non parliamo poi nei confronti di uno speleologo, che immediatamente sente il richiamo degli abissi e prova un irrefrenabile desiderio di scendere al suo interno.



domenica 29 gennaio 2017

Mitjina Jama


Una grotta che racconta tante storie sulla sua evoluzione e rappresenta un esempio da manuale sul carsismo. Grandi quantità d’acqua che hanno scavato gallerie grandiose che poi si sono riempite di sedimenti e sono state successivamente ricoperte dalle concrezioni isolando intere sezioni di grotta, ricollegate dalla tenacia degli esploratori.


sabato 28 gennaio 2017

Ponikve v Jezerini

Tra le numerose valli cieche del Matarsko Podolje, quella di Jezerini è l'unica ad avere la confluenza di due corsi d'acqua distinti che si gettano in due inghiottitoi differenti. Quello più praticabile è il Ponikve ed il suo ramo principale è percorribile senza attrezzatura da progressione verticale.
La sua visita nel periodo invernale regala meravigliose concrezioni di ghiaccio che ricoprono abbondantemente tutta la sua parte iniziale.


domenica 9 ottobre 2016

Hotiške ponikve (inghiottitoio di Hoticina)

L'inghiottitoio di Hoticina è uno dei tanti presenti in zona. Ogni corso d'acqua che scende dai Monti Brkini incontra la bancata calcarea e s'innabissa nel sottosuolo. L'apertura di un nuovo inghiottitoio 200m a monte rende ora molto più semplice l'armo e la visita dell'Hotiške ponikve.



domenica 29 maggio 2016

Škrinjarco e Med Jamah

Visitiamo due nuove grotte: verticalità, acquaticità e lubianska per tutti!

di Bianca Trevisan

Le uscite del gruppo S-Team alle quali ho partecipato finora sono state all’acqua di rosa! I Questo weekend, invece, mi ha permesso di mettermi alla prova con una grotta molto verticale ed un’altra estremamente tecnica. Permettetemi di raccontare e condividere questo fine settimana faticoso MA pieno di soddisfazione!


domenica 20 marzo 2016

Tris di grotte slovene: Zjata, Krempljak e Skamprlova


Della serie "pochi, ma buoni", questa volta al weekend sloveno eravamo solo in tre: Simona, Sandro ed Alberto. Si doveva fare un inghiottitoio un po' più impegnativo, rispetto alla difficoltà standard delle grotte di questa zona, e per questo non tutti potevano venire. Se poi contiamo che alcuni si sono giocati il "buono grotta" per venire alla gita CAI della settimana scorsa, ecco spiegato il numero limitato dei partecipanti.

La sorte ha voluto che la grotta impegnativa non si facesse: il nostro caro Mauro era impegnato con il corso d'introduzione alla speleologia e quindi non è potuto essere dei nostri e guidarci nell'inghiottitoio.
Abbiamo quindi optato per chiudere alcuni sospesi con grotte da completare o che non avevamo fatto in tempo a vedere in uscite precedenti.

Base operativa, come al solito, l'accogliente ostello di Ocizla ed suoi simpatici animali da giardino.



Sabato partiamo alla ricerca della Zjati, trovabile solamente GPS alla mano con l'ingresso imboscato dentro una dolina di crollo, vicino alla bellissima Medvedjak. Si tratta di un grande cavernone che scende con pendenza di circa 45°per almeno 100m. Alla base della discesa detritica parte un gallerione dove si ha la percezione di quanta acqua doveva passare qui in passato.

E' incredibile come il tutto finisca improvvisamente con la condotta completamente occlusa da una frana di rocce di piccole dimensioni dove qualcuno ha iniziato uno scavo che, visto il rilievo, non può che portare alla dolina di crollo causa del riempimento.



Ci siamo poi spostati alla Krempljak, famosa per le sue spettacolari colonne, ma anche per il godurioso avvicinamento di 1 minuto!

Un po' di casino con l'armo, per frazionamenti che non servivano o per sviste di fix, ma riusciamo a scendere in un bell'ambiente fossile e con moltissime concrezioni rotte, tante anche in epoche remote, dato che sono cementate al pavimento. Oltre un finestrone si entra nella zona delle colonne, un ambiente altamente spettacolare e suggestivo che da solo merita la visita della grotta. 4 ore di permanenza a fotografare, quando ne basterebbe 1-2 per visitare tutta la grotta, la dicono lunga su quanto bello e suggestivo sia questo ambiente.



Antipastino di birra e patate, doccia e poi di nuovo da Mahnic a sfondrarci di gnocchi e dolce.

Domenica torniamo a Sezana alla Krempljak. Il bel pozzo a cielo aperto intercetta una grande galleria che avevamo visitato solo da una parte, molto bella e riccamente concrezionata. Abbiamo quindi visitato l'altro ramo che non è altro che un grande e profonda forra che inizialmente si percorre sul fondo e poi si sale al livello superiore molto concrezionato con alcune belle vasche che non siamo riusciti a rendere al meglio. Un po' ovunque abbiamo dovuto porre molta attenzione a pipistrelli appesi proprio nelle zone di passaggio.



Dopo le nostre canoniche 6 ore, eravamo fuori ed abbiamo concluso la giornata con grigliatona alla Kantina con la sempre ottima Lasko alla spina.

S-Team di oggi: Alberto, Simona, Sandro


domenica 28 febbraio 2016

MT11 ed ennesima "sloveniata"

E’ stato un weekend molto soleggiato, da qualche parte, nel mondo, ma non in Slovenia! Partiti con un programma ben definito, che non avrebbe dovuto avere grosse variazioni, siamo riusciti a stravolgerlo completamente a causa delle avverse condizioni meteo. Tuttavia gli animi del gruppo sono sempre rimasti carichi di entusiasmo (e non sempre è facile, specialmente quando ci si trova a cambiarsi sotto un diluvio).

Base d’appoggio è stato come al solito lo splendido ostello Ociski Raj di Ocizla e le grotte si trovano lungo la strada che da Kozina conduce in direzione di Rijeka, vero paradiso per gli speleologi.

Della serie “cosa ci siamo dimenticati questa volta?”, Sandro è riuscito a lasciare a casa lenti a contatto e pure gli occhiali! Sarebbe di poco conto per i più , ma non per lui che è un talpone cecato a cui mancano ben 7 e 5 diottrie. Per fortuna un paio di lenti d’emergenza oggi risolveranno il problema.

Prima tappa: la Grotta MT 11, il cui ingresso lo trovi solo se hai il GPS in mano. La grotta viene armata da Massimo e “Miguel”, ospiti di questa uscita insieme a Bianca Trevisan del Gruppo Speleologico CAI “i barbastrji”. Ci accompagnano anche i goriziani (da varie città) Anna, Loretta, Franco e Federica, con Alessandro che ci ha guidato fino all'entrata della grotta.

Superato lo stretto ingresso, e calati nel primo pozzo, ci troviamo davanti a quella che è la prima sala di questa bellissima grotta fossile. Si è formata all'intersezione di una faglia con una galleria e quest'ultima presenta delle bellissime morfologie, ricca di stalattiti e stalagmiti, che sembrano essere colate da tempi immemori ed ora là, pazienti soggetti degli scatti e della nostra curiosità.


La seconda sala che ci apprestiamo a visitare non è certo meno affascinante. Qui troviamo delle bellissime colonne e delle stalagmiti, perfettamente allineate in fila.


Uno scivolo ci conduce ad un’altra grande sala, dove troviamo uno spettacolare gruppo di vele e delle vaschette concrezionali proprio belle.


Qui ci concediamo un po’ di svago: chi mangia, chi decide di proseguire per il pozzo finale (che non presenta grandi attrattive, se non un notevole strato di fango dove ci si inzacchera per bene), quattro chiacchiere in compagnia, prima di disarmare la grotta e uscire per andare a fare una bella mangiata a base di stinco e pasta-crema da Mahnic a Kozina.

Domenica mattina ci svegliamo ed imperversa un bel acquazzone, di quelli che o scegli di stare a casa sul divano davanti alla TV o, in alternativa, di stare a casa sul divano davanti alla TV. Noi, invece, ci proponiamo altre due alternative: o di andare a visitare un caverna comoda, asciutta e senza obbligo di indossare tuta e attrezzatura, o una bella grotta con avvicinamento di mezz’ora e con possibilità di bagnarsi dalla testa ai piedi. Indovinate? Ovvio, scegliamo la “scomodità”, ma taci che la pioggia dà quel poco di tregua per cambiarsi ed arrivare all'ingresso della grotta asciutti.
Ci aspetta la Martinska Jama, una grotta che si può definire incantata. Armata da Simone e Michela, non possiamo che rimanere ammutoliti dalla ricchezza e dalla bellezza di questo ambiente ipogeo. Anche chi ha già avuto modo di visitarla, più volte, scopre nuove concrezioni, nuovi punti di vista che ci fanno capire quanto la speleologia possa sempre riservare grandi sorprese!

Svariati pipistrelli riposano placidi qua e là (qualcuno forse per sempre, dato che ne troviamo anche di morti). Il pavimento è scivoloso e bisogna prestare attenzione a dove si mettono i piedi, specialmente Sandro che, dimenticati lenti ed occhiali da vista a casa, si aggira con una montatura prestata molto fashion e parecchie diottrie in meno che lo hanno costretto a rinunciare di far foto, tranne qualcuna nelle zone finali.


Personalmente, è una delle grotte più belle che abbia visitato. Rimango colpita dalle salette finali, raggiungibili attraverso una stretta fessura, e collegate tra loro da altrettanti passaggi “atletici”. Ci si deve togliere l’attrezzatura per passare agilmente e, nonostante tutto qualcuno rimane incastrato, e deve faticare non poco per passare.

S-Team di oggi: San, Massimo, Simone, Michela, Miguel, bianca, Alberto, Simona, Massi, Filippo

Pare incredibile come una tale varietà di ambienti e caratteristiche possa caratterizzare una grotta. Ahimè, deturpata in alcuni punti da scritte incise sulle pareti o, peggio, con imbrattando uno stupendo disco con della vernice rossa. La disattenzione può portare alla rottura di concrezioni, ma “firmare” le grotte è un atto deprecabile e vergognoso.

Le sale che visitiamo sono incredibilmente ricche di concrezioni. I fari dipingono delle sfumature meravigliose, in particolar modo su un’imponente vela dove ci incolonniamo per farci fotografare, come dei comuni turisti davanti al tipico monumento di una città d’arte.

Quando usciamo, l’immancabile pioggia. Ma non importa, appena ci saremo cambiati, potremmo andare finalmente a realizzare lo scopo di quest’uscita: una bella bevuta di birra slovena in compagnia!

Bianca Trevisan

 Clicca qui per vedere tutte le foto della MT 11 



venerdì 29 gennaio 2016

Speleo per tutti, il filmato

Ripubblicato il filmato realizzato con le foto del libro primo libro di Sandro Sedran presentato nel 2006. Non era stato possibile pubblicarlo prima perchè Youtube contestava i diritti d'autore delle musiche degli Enigma utilizzate come colonna sonora del filmato. A Vimeo, per ora, sembra andare bene tutto.

Speleo per tutti from San & Sim on Vimeo.

Erano le prime foto decenti che facevamo, realizzate con macchinette compatte e flash comandati a bulbo. Montaggio e musica compensano la scarsa qualità di alcuni scatti.

domenica 13 dicembre 2015

Janičja Jama e Jama pod Gavgami

Ennesima "sloveniata" con base all'ostello Ociski Raj di Ocizla.
Eravamo estremamente indecisi su quale grotta visitare, ma per fortuna Mauro ci ha tolto dall'impaccio proponendoci la Janičja Jama, inedita per noi e da rivedere per lui e la Irena. Si trova nella stessa zona della Martinska .
E' una grotta carina, leggermente inferiore in bellezza alle altre in zona da noi visitate, per numero di concrezioni  ed anche per l'assenza di zone di raccolta d'acqua, che sparisce sotto il fondo costituito quasi ovunque da detriti di crollo.
Mauro e Teo ci hanno armato il P40 d'accesso che immette in un grande salone. Dopo una strettoia si entra nel ramo principale dove a destra si stacca il ramo alto. Il tutto in circa 600m di sviluppo ed una profondità vicina ai -100m.
Oggi eravamo proprio un bel gruppo: 1 forlivese (Teo), 1 triestino (Mauro), 1 capodistriana (Irena), 1 trevigiano (Gianluca), 2 maladensi (Max e Mara), 4 padovani (Donato, Alberto, Diana, Laura) e 3 veneziani (Simona, Sandro, Massi). Per fortuna chi non faceva foto è stato bravo a tenersi in disparte senza disturbare.
Conclusione alla grande nella birreria Mahnic di Kozina.

Janičja Jama: ramo alto

Janičja Jama: galleria teminale

S-Team di oggi, da sinistra: Sandro, Irena, Simona, Laura, Diana, Donato, 
Teo, Gianluca, Alberto, Massimiliano, Mara, Max, Mauro

Il giorno successivo siamo andati a chiudere il conto in sospeso con la Jama pod Gavgami, grotta vicino Lokev, visitata in ricognizione da Sandro, Simona e Massi senza fare foto.
Mauro ed Irena sono stati sostituiti da Matteo di Monfalcone; 12 persone è sempre un bel numero.
Dopo il bel P30 d'accesso, armato da Matteo e Max, siamo andati a visitare il ramo a monte, fossile, ma alcuni scorci veramente belli. La parte migliore è però nel tratto a valle dove gli ambienti diventano sempre più grandi e sempre più ricchi di concrezioni chiare di ogni forma, tutte veramente molto belle.
Ancora una volta bravissimi coloro che non facevano foto; sono stati in disparte senza disturbare le operazioni di ripresa ed hanno avuto modo di sfruttare le luci per godere a pieno la bellezza di questa grotta.
Conclusione all'Orient Express di Divaca, dopo che la trattoria Muha a Lokev ci aveva respinto per mancanza di posti liberi.

Jama pod Gavagami: la zona centrale del ramo basso

Jama pod Gavagami: la parte alta della sala terminale nel ramo basso

Jama pod Gavagami: la parte bassa della grotta

S-Team di oggi, da sinistra: Gianluca, Massi, Donato, Matteo, Teo, Max, 
Simona, Diana, Sandro, Mara, Laura, Alberto